Con questo comunicato, Kanguro Supermercati vuole e può finalmente chiarire come sono andati i fatti riportati in modo distorto e non veritiero sulla stampa locale sabato 9 marzo e poi amplificato a livello nazionale, in un tam tam di accuse pesanti da parte di molti utenti soprattutto sui social.
Lunedì abbiamo avuto un confronto privato con la signora coinvolta, che ci ha spiegato come sono andati i fatti e ora possiamo riportarli in modo completo e più dettagliato.
Come dichiarato da lei stessa, e confermato dal suo legale, la signora non ha rubato perché indigente, non lo ha fatto per fame anche perché la sua pensione le permette di condurre una vita più che dignitosa, ma lo ha fatto per un suo errore. Quel pomeriggio aveva festeggiato la festa della donna con alcune sue amiche e in un momento di poca lucidità ha sottratto degli articoli e infilati in borsa (non solo del formaggio ma anche merce di assoluta NON prima necessità).
La direzione del supermercato di Mussoi ha proceduto con il coinvolgimento delle forze dell’ordine, perché di fronte ad una situazione di questo tipo ci sono delle prassi aziendali che devono essere seguite.
A questo punto tutto si è svolto in modo discreto, la signora è stata accompagnata in una stanza privata dal responsabile e da un addetto alla sicurezza senza essere vista da altri clienti, proprio per discrezione nei confronti della signora stessa. In quella circostanza è stata ascoltata ed è stato concordato l’incontro avvenuto ieri con i vertici aziendali; incontro già concordato dalle parti prima di sabato 9 marzo con l’obiettivo di risolvere la questione in modo sereno.
La signora in questa sede ha spiegato la situazione, consapevole della sua situazione di non indigenza, si è scusata e si è offerta di risarcire il danno, ma come è nostra politica aziendale le abbiamo proposto di fare una donazione a un’associazione benefica locale, come avvenuto in altre situazioni similari.
Inoltre, a conferma che la verità è ben diversa da quella raccontata nei giorni scorsi, possiamo ribadire che risulta che nessuno all’interno del punto vendita abbia rifiutato una offerta da parte di terzi per il pagamento della spesa sottratta.
Vorremmo quindi tranquillizzare tutte le persone che si sono sentite coinvolte da questa situazione che le cose sono ben diverse da come raccontato e che tutto si risolverà nel migliore dei modi per tutti. Spiace constatare che la vicenda sia stata al centro di un inopportuno caso mediatico e soprattutto che il nostro operato sia stato così pesantemente messo in discussione.
Alleghiamo l’immagine dell’articolo uscito su Il corriere delle Alpi oggi 12 marzo e che riporta in modo corretto la verità.
Kanguro Supermercati